#SelfieadArte

A.C.A.B. All Clelias Are Bad (Banksy, @ Guerra, Capitalismo e Libertà)
06 Giu

A.C.A.B. All Clelias Are Bad (Banksy, @ Guerra, Capitalismo e Libertà)

A Roma, a Palazzo Cipolla dal 23 maggio, Guerra, Capitalismo e Libertà.

La mostra, ideata, promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo e il Professor Emmanuele Emanuele, curata da Stefano Antonelli, Francesca Mezzano e Acoris Andipa è decisamente unica nel suo genere, perché ad esporre è Banksy, un artista che raramente troviamo nei musei: anzi, mai prima d’ora una rassegna delle sue opere di tali proporzioni è stata ospitata da un museo privato. Nemmeno nel suo paese.

Abitualmente, è la strada a costituire la galleria naturale dell’artista conosciuto come Banksy; ma le opere presenti in strada, seppur disponibili per tutti, in qualunque momento, sono destinate un giorno a scomparire.

Questa grande esposizione raccoglie invece le opere che resteranno per sempre, provenienti da collezionisti di tutto il mondo – tra cui molte celebrità. Tra le opere qui raccolte, tele, sculture, serigrafie e stampe, oltre a diversi oggetti rari legati alla sua produzione. Molti dei lavori presenti, tra cui 40 dipinti, sono tuttora sconosciuti, essendo stati esposti solo nelle case dei proprietari.

 

 

Pallade Atena (Igor Mitoraj @ Pompei)
26 Mag

Pallade Atena (Igor Mitoraj @ Pompei)

Dal 15 maggio è in mostra “Mitoraj a Pompei”.
Ideato e promosso dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo col patrocinio dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, l’evento è organizzato dalla Soprintendenza di Pompei, dalla Galleria Contini e dall’Atelier Mitoraj di Pietrasanta. Proprio nella città toscana il maestro franco-polacco, affascinato dal marmo di Carrara, aprì negli anni ottanta un atelier avvicinando così la propria attività a quella cultura classica e mediterranea che influenza fortemente il suo stile.

Le opere di Mitoraj, infatti, si caratterizzano per la raffigurazione di temi che si rifanno alla mitologia greco/romana, con uno stile di chiara impronta classica, enfatizzandone però il decadimento dovuto ai danni secolari subiti dalle sculture antiche.

Il dialogo tra la forza dei bronzi del maestro – una trentina, collocati in diversi punti del sito – e l’imponente contesto degli scavi pompeiani, che pare talvolta ricreare certi ambienti metafisici alla De Chirico, rappresenta una felice contaminazione che fa seguito alla mostra del 2011, che l’artista fece nella Valle dei Templi di Agrigento.

E l’ambientazione pompeiana, che rappresenta la più notevole testimonianza di una antica grandiosità che non potrà mai più tornare, è in perfetta armonia con i giganti scolpiti dall’artista.

Mitoraj resterà a Pompei fino all’8 gennaio 2017.

MITOmania (Igor Mitoraj @ Pompei)
26 Mag

MITOmania (Igor Mitoraj @ Pompei)

Dal 15 maggio è in mostra “Mitoraj a Pompei”.
Ideato e promosso dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo col patrocinio dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, l’evento è organizzato dalla Soprintendenza di Pompei, dalla Galleria Contini e dall’Atelier Mitoraj di Pietrasanta. Proprio nella città toscana il maestro franco-polacco, affascinato dal marmo di Carrara, aprì negli anni ottanta un atelier avvicinando così la propria attività a quella cultura classica e mediterranea che influenza fortemente il suo stile.

Le opere di Mitoraj, infatti, si caratterizzano per la raffigurazione di temi che si rifanno alla mitologia greco/romana, con uno stile di chiara impronta classica, enfatizzandone però il decadimento dovuto ai danni secolari subiti dalle sculture antiche.

Il dialogo tra la forza dei bronzi del maestro – una trentina, collocati in diversi punti del sito – e l’imponente contesto degli scavi pompeiani, che pare talvolta ricreare certi ambienti metafisici alla De Chirico, rappresenta una felice contaminazione che fa seguito alla mostra del 2011, che l’artista fece nella Valle dei Templi di Agrigento.

E l’ambientazione pompeiana, che rappresenta la più notevole testimonianza di una antica grandiosità che non potrà mai più tornare, è in perfetta armonia con i giganti scolpiti dall’artista.

Mitoraj resterà a Pompei fino all’8 gennaio 2017.

Una spalla su cui pendere (Igor Mitoraj @ Pompei)
26 Mag

Una spalla su cui pendere (Igor Mitoraj @ Pompei)

Dal 15 maggio è in mostra “Mitoraj a Pompei”.
Ideato e promosso dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo col patrocinio dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, l’evento è organizzato dalla Soprintendenza di Pompei, dalla Galleria Contini e dall’Atelier Mitoraj di Pietrasanta. Proprio nella città toscana il maestro franco-polacco, affascinato dal marmo di Carrara, aprì negli anni ottanta un atelier avvicinando così la propria attività a quella cultura classica e mediterranea che influenza fortemente il suo stile.

Le opere di Mitoraj, infatti, si caratterizzano per la raffigurazione di temi che si rifanno alla mitologia greco/romana, con uno stile di chiara impronta classica, enfatizzandone però il decadimento dovuto ai danni secolari subiti dalle sculture antiche.

Il dialogo tra la forza dei bronzi del maestro – una trentina, collocati in diversi punti del sito – e l’imponente contesto degli scavi pompeiani, che pare talvolta ricreare certi ambienti metafisici alla De Chirico, rappresenta una felice contaminazione che fa seguito alla mostra del 2011, che l’artista fece nella Valle dei Templi di Agrigento.

E l’ambientazione pompeiana, che rappresenta la più notevole testimonianza di una antica grandiosità che non potrà mai più tornare, è in perfetta armonia con i giganti scolpiti dall’artista.

Mitoraj resterà a Pompei fino all’8 gennaio 2017.

L'uomo più sexy del mondo [The Onion] (Max Papeschi, Welcome to North Korea)
09 Mag

L'uomo più sexy del mondo [The Onion] (Max Papeschi, Welcome to North Korea)

Realizzato con la partecipazione della ONG per i diritti umani Amnesty International Italia, “Welcome to North Korea” è il nuovo progetto di Max Papeschi che attraverso l’utilizzo di diversi media riunisce installazioni mobili, performance, video, scultura, fotografia e pittura. Il progetto è stato presentato a Milano con l’allestimento di un parco giochi nordcoreano e un flash mob in Piazza Piemonte, e affronterà un tour artistico che lo porterà in giro per l’Italia e per il mondo.

L’interazione del pubblico è fondamentale per ottenere lo scopo che il progetto si prefigge: cioè, andare oltre la propaganda di regime per raccontare gli orrori della dittatura coreana tramite il ricorso all’ossimoro visivo, espediente caratteristico del lavoro dell’artista.

Il nucleo del progetto si svolge alla Silbernagl Undergallery con la mostra “The Leader is Present“, curata da Papeschi, in cui una serie di importantissimi artisti – da Fontana a Fornasetti, da Warhol a Jeff Koons, passando per Cattelan a Marina Abramovic, Vanessa Beecroft, Damien Hirst a Banksy – decidono di omaggiare il leader Kim Jong Un attraverso i loro lavori. Si tratta in realtà di una serie di lavori di Papeschi che col consueto approccio parodistico crea le proprie opere a immagine e somiglianza del leader nordcoreano, ma ricalcando lo stile degli artisti citati.

Welcome to North Korea, con la mostra The Leader is Present, resteranno alla Silbernagl Undergallery fino al 22 maggio 2016.

Come Sua Maestà, Re Tongmyong! (Max Papeschi, The Leader is Present)
09 Mag

Come Sua Maestà, Re Tongmyong! (Max Papeschi, The Leader is Present)

Realizzato con la partecipazione della ONG per i diritti umani Amnesty International Italia, “Welcome to North Korea” è il nuovo progetto di Max Papeschi che attraverso l’utilizzo di diversi media riunisce installazioni mobili, performance, video, scultura, fotografia e pittura. Il progetto è stato presentato a Milano con l’allestimento di un parco giochi nordcoreano e un flash mob in Piazza Piemonte, e affronterà un tour artistico che lo porterà in giro per l’Italia e per il mondo.

L’interazione del pubblico è fondamentale per ottenere lo scopo che il progetto si prefigge: cioè, andare oltre la propaganda di regime per raccontare gli orrori della dittatura coreana tramite il ricorso all’ossimoro visivo, espediente caratteristico del lavoro dell’artista.

Il nucleo del progetto si svolge alla Silbernagl Undergallery con la mostra “The Leader is Present“, curata da Papeschi, in cui una serie di importantissimi artisti – da Fontana a Fornasetti, da Warhol a Jeff Koons, passando per Cattelan a Marina Abramovic, Vanessa Beecroft, Damien Hirst a Banksy – decidono di omaggiare il leader Kim Jong Un attraverso i loro lavori. Si tratta in realtà di una serie di lavori di Papeschi che col consueto approccio parodistico crea le proprie opere a immagine e somiglianza del leader nordcoreano, ma ricalcando lo stile degli artisti citati.

Welcome to North Korea, con la mostra The Leader is Present, resteranno alla Silbernagl Undergallery fino al 22 maggio 2016.

Il muro di gomma (Max Papeschi, Welcome to North Korea)
09 Mag

Il muro di gomma (Max Papeschi, Welcome to North Korea)

Realizzato con la partecipazione della ONG per i diritti umani Amnesty International Italia, “Welcome to North Korea” è il nuovo progetto di Max Papeschi che attraverso l’utilizzo di diversi media riunisce installazioni mobili, performance, video, scultura, fotografia e pittura. Il progetto è stato presentato a Milano con l’allestimento di un parco giochi nordcoreano e un flash mob in Piazza Piemonte, e affronterà un tour artistico che lo porterà in giro per l’Italia e per il mondo.

L’interazione del pubblico è fondamentale per ottenere lo scopo che il progetto si prefigge: cioè, andare oltre la propaganda di regime per raccontare gli orrori della dittatura coreana tramite il ricorso all’ossimoro visivo, espediente caratteristico del lavoro dell’artista.

Il nucleo del progetto si svolge alla Silbernagl Undergallery con la mostra “The Leader is Present“, curata da Papeschi, in cui una serie di importantissimi artisti – da Fontana a Fornasetti, da Warhol a Jeff Koons, passando per Cattelan a Marina Abramovic, Vanessa Beecroft, Damien Hirst a Banksy – decidono di omaggiare il leader Kim Jong Un attraverso i loro lavori. Si tratta in realtà di una serie di lavori di Papeschi che col consueto approccio parodistico crea le proprie opere a immagine e somiglianza del leader nordcoreano, ma ricalcando lo stile degli artisti citati.

Welcome to North Korea, con la mostra The Leader is Present, resteranno alla Silbernagl Undergallery fino al 22 maggio 2016.

Facing the faces on the face (Art by Kenny Scharf)
20 Apr

Facing the faces on the face (Art by Kenny Scharf)

A metà degli anni 2000 il Wynwood Art District, su iniziativa dell’associazione Primary Flight, divenne un “open air museum”, Street artist da tutto il mondo furono invitati a decorare i muri delle warehouse presenti nella zona – già complesso industriale – con le loro opere.

Tony Goldman, proprietario di un’ampia zona nel distretto e grande appassionato d’arte, decise quindi di realizzare i Wynwood Walls: un complesso di edifici con muri altissimi e senza finestre, oltre a uno spazio per i graffiti meno imponenti, le Wynwood Doors.

Oggi Wynwood è il più grande “street artist museum” del mondo: murales enormi (che ciclicamente cambiano, in occasione di Art Basel Miami), gallerie d’arte, negozi, bar e ristoranti.

 

Art by Kenny Scharf

Squatting by the former squat (Art by Os Gemeos)
20 Apr

Squatting by the former squat (Art by Os Gemeos)

A metà degli anni 2000 il Wynwood Art District, su iniziativa dell’associazione Primary Flight, divenne un “open air museum”, Street artist da tutto il mondo furono invitati a decorare i muri delle warehouse presenti nella zona – già complesso industriale – con le loro opere.

Tony Goldman, proprietario di un’ampia zona nel distretto e grande appassionato d’arte, decise quindi di realizzare i Wynwood Walls: un complesso di edifici con muri altissimi e senza finestre, oltre a uno spazio per i graffiti meno imponenti, le Wynwood Doors.

Oggi Wynwood è il più grande “street artist museum” del mondo: murales enormi (che ciclicamente cambiano, in occasione di Art Basel Miami), gallerie d’arte, negozi, bar e ristoranti.

 

Art by Os Gemeos

Instagramazons (Art by Fabio Cranio)
20 Apr

Instagramazons (Art by Fabio Cranio)

A metà degli anni 2000 il Wynwood Art District, su iniziativa dell’associazione Primary Flight, divenne un “open air museum”, Street artist da tutto il mondo furono invitati a decorare i muri delle warehouse presenti nella zona – già complesso industriale – con le loro opere.

Tony Goldman, proprietario di un’ampia zona nel distretto e grande appassionato d’arte, decise quindi di realizzare i Wynwood Walls: un complesso di edifici con muri altissimi e senza finestre, oltre a uno spazio per i graffiti meno imponenti, le Wynwood Doors.

Oggi Wynwood è il più grande “street artist museum” del mondo: murales enormi (che ciclicamente cambiano, in occasione di Art Basel Miami), gallerie d’arte, negozi, bar e ristoranti.

 

Art by Fabio Cranio