#SELFATI "Il più grande fenomeno social si mette in mostra" e io vi aspetto con i miei Selfie ad Arte!!! :)
Dal 1 giugno all’11 novembre Il Castello di Gallipoli ospita #selfati, la prima mostra italiana dedicata interamente al selfie.
Si tratta di un percorso tra arte, storia e tecnologia alla ricerca dei segreti del moderno "autoscatto", che se è diventato oggi un fenomeno sociologico ha però radici antiche che rimandano alle incisioni rupestri del neolitico e ai fasti dell'antico Egitto, passando per gli autoritratti dei pittori rinascimentali e moderni, fino ai grandi protagonisti dell'arte contemporanea. Un'esperienza immersiva e interattiva attraverso i linguaggi dell’arte.
La mostra prodotta da Orione Comunicazione, in collaborazione con Università del Salento e con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Gallipoli e La Sapienza di Roma, vuole raccontare il fenomeno selfie non solo come gesto quotidiano ma soprattutto come elemento in grado di raccontare se stessi: una nuova modalità espressiva della “cultura popolare". Che sia frutto di narcisismo o semplice divertimento, è innegabile che esso sia ormai diffuso in tutto il mondo come atto diretto, alla portata di tutti. Chiunque possieda uno smartphone ha probabilmente ceduto almeno una volta alla tentazione dell’autoscatto.
L’allestimento prevede sorprendenti opere site specific come la mirror room, la stravagante sala optical e l’exibit dove ogni visitatore diventerà autore di un'opera collettiva.
La mostra culminerà nell'imponente sala ennagonale del castello, in cui saranno esposti per la prima volta i miei “SelfieAdArte”: ovvero, una rilettura pop delle differenti percezioni che ognuno di noi avverte di fronte ad un'opera, interagendo e permettendone una visione “user friendly”.
"Con i #SelfieAdArte di Clelia Patella ogni momento diventa storia", dice Vittorio Sgarbi. "Il selfie rende ognuno artista e consente di raccontare un punto di vista che insieme ad ogni altro punto di vista riproduce per la prima volta la storia del mondo. Una storia senza eroi ma, per la prima volta con uomini e donne tutti uguali. La democrazia universale delle immagini”.