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Alle Terme di Diocleziano, a vent’anni dalla sua ultima grande mostra italiana, ritorna Henry Moore. L’allestimento negli spazi scenografici delle Grandi Aule delle Terme rappresenta una sorta di “ritorno a casa” dell’artista, che col nostro paese ha sempre avuto un rapporto intenso, sin dal 1948 – quando vinse il premio per la scultura alla Biennale di Venezia, che diede inizio al suo grande successo internazionale, rendendolo lo scultore più influente e celebrato della sua epoca.

Ma la location è ideale anche per il dialogo delle sculture di Moore – in particolare le figure distese – con l’ambiente architettonico e le antiche opere romane. Grazie ad importanti prestiti la rassegna presenta l’intero percorso creativo dello scultore inglese.

Henry Moore - Figura distesa in due pezzi, 1968

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Alle Terme di Diocleziano, a vent’anni dalla sua ultima grande mostra italiana, ritorna Henry Moore. L’allestimento negli spazi scenografici delle Grandi Aule delle Terme rappresenta una sorta di “ritorno a casa” dell’artista, che col nostro paese ha sempre avuto un rapporto intenso, sin dal 1948 – quando vinse il premio per la scultura alla Biennale di Venezia, che diede inizio al suo grande successo internazionale, rendendolo lo scultore più influente e celebrato della sua epoca.

Ma la location è ideale anche per il dialogo delle sculture di Moore – in particolare le figure distese – con l’ambiente architettonico e le antiche opere romane. Grazie ad importanti prestiti la rassegna presenta l’intero percorso creativo dello scultore inglese.

Henry Moore - Donna seduta: collo sottile, 1961

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Alle Terme di Diocleziano, a vent’anni dalla sua ultima grande mostra italiana, ritorna Henry Moore. L’allestimento negli spazi scenografici delle Grandi Aule delle Terme rappresenta una sorta di “ritorno a casa” dell’artista, che col nostro paese ha sempre avuto un rapporto intenso, sin dal 1948 – quando vinse il premio per la scultura alla Biennale di Venezia, che diede inizio al suo grande successo internazionale, rendendolo lo scultore più influente e celebrato della sua epoca.

Ma la location è ideale anche per il dialogo delle sculture di Moore – in particolare le figure distese – con l’ambiente architettonico e le antiche opere romane. Grazie ad importanti prestiti la rassegna presenta l’intero percorso creativo dello scultore inglese.

Henry Moore - Figura distesa in tre pezzi, 1963

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A cinquant’anni dalla morte, una grande mostra celebra Jean Arp (1887-1966), tra i maggiori protagonisti della storia dell’arte del Novecento.

Nelle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano a Roma, fino al 15 gennaio 2017, l'ampia retrospettiva con oltre 80 opere dedicata al maestro francese. Arp ha avuto un ruolo di primo piano nell'ambito delle avanguardie ed è stato tra i fondatori del movimento Dada, nato a Zurigo nel 1916, di cui ricorre quest’anno il centenario. La mostra, promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l'area archeologica centrale di Roma e dal Museo Nazionale Romano con Electa, è curata da Alberto Fiz in collaborazione con la Fondation Arp di Clamart, Francia. L’allestimento è firmato dall’architetto Francesco Venezia.

 

Jean Arp - Cloud Shepherd (1953)

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A cinquant’anni dalla morte, una grande mostra celebra Jean Arp (1887-1966), tra i maggiori protagonisti della storia dell’arte del Novecento.

Nelle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano a Roma, fino al 15 gennaio 2017, l'ampia retrospettiva con oltre 80 opere dedicata al maestro francese. Arp ha avuto un ruolo di primo piano nell'ambito delle avanguardie ed è stato tra i fondatori del movimento Dada, nato a Zurigo nel 1916, di cui ricorre quest’anno il centenario. La mostra, promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l'area archeologica centrale di Roma e dal Museo Nazionale Romano con Electa, è curata da Alberto Fiz in collaborazione con la Fondation Arp di Clamart, Francia. L’allestimento è firmato dall’architetto Francesco Venezia.

 

Jean Arp - Paesaggio Bucolico (1959)

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A cinquant’anni dalla morte, una grande mostra celebra Jean Arp (1887-1966), tra i maggiori protagonisti della storia dell’arte del Novecento.

Nelle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano a Roma, fino al 15 gennaio 2017, l'ampia retrospettiva con oltre 80 opere dedicata al maestro francese. Arp ha avuto un ruolo di primo piano nell'ambito delle avanguardie ed è stato tra i fondatori del movimento Dada, nato a Zurigo nel 1916, di cui ricorre quest’anno il centenario. La mostra, promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l'area archeologica centrale di Roma e dal Museo Nazionale Romano con Electa, è curata da Alberto Fiz in collaborazione con la Fondation Arp di Clamart, Francia. L’allestimento è firmato dall’architetto Francesco Venezia.

 

Jean Arp - Torso Fruit (1960)

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