#SelfieadArte

La Triennale di Milano presenta Materialmente, una serie di piccole mostre, 5 appuntamenti, ideati da Angelo Crespi, che presentano il lavoro di giovani artisti/scultori capaci di rileggere in chiave moderna i materiali della tradizione.

Ricucire il mondo è il quinto appuntamento della serie che presenta il lavoro dell’artista Florencia Martinez.

Per raccontarsi, Florencia Martinez ha scelto da sempre la stoffa. Juta, feltro, tessuti d’alta moda e scampoli di abiti da sposa strappati, imbottiti, ripensati e poi ricuciti in grappoli di semi, oppure in lunghi serpenti turgidi, raggomitolati come se fossero pronti a scattare. I suoi sono lavori che comunicano la gioia di maneggiare il materiale, di farlo proprio, di trasformarlo per ricostruirvi il mondo. Un procedere lento, antico, femminile e tuttavia assertivo, quasi violento nei punti lunghi inferti dall’ago, ricurvo come un artiglio, nelle vistose suture di filo coriaceo. Un lavoro al tempo stesso meditativo e catartico nel quale fame d’amore, affetti, maternità, lotte, sconfitte e conquiste trovano voce nella gioia cromatica tipica della sua terra – l’Argentina – in figure di guerrieri, angeli, veneri, madonne, oppure negli abbracci, o nelle piccole case: rifugi per viandanti sperduti in bilico sulla cima di montagne impervie.

Florencia Martinez - RicucireIlMondo

Pubblicato in Selfie ad Arte

La Triennale di Milano presenta Materialmente, una serie di piccole mostre, 5 appuntamenti, ideati da Angelo Crespi, che presentano il lavoro di giovani artisti/scultori capaci di rileggere in chiave moderna i materiali della tradizione.

Ricucire il mondo è il quinto appuntamento della serie che presenta il lavoro dell’artista Florencia Martinez.

Per raccontarsi, Florencia Martinez ha scelto da sempre la stoffa. Juta, feltro, tessuti d’alta moda e scampoli di abiti da sposa strappati, imbottiti, ripensati e poi ricuciti in grappoli di semi, oppure in lunghi serpenti turgidi, raggomitolati come se fossero pronti a scattare. I suoi sono lavori che comunicano la gioia di maneggiare il materiale, di farlo proprio, di trasformarlo per ricostruirvi il mondo. Un procedere lento, antico, femminile e tuttavia assertivo, quasi violento nei punti lunghi inferti dall’ago, ricurvo come un artiglio, nelle vistose suture di filo coriaceo. Un lavoro al tempo stesso meditativo e catartico nel quale fame d’amore, affetti, maternità, lotte, sconfitte e conquiste trovano voce nella gioia cromatica tipica della sua terra – l’Argentina – in figure di guerrieri, angeli, veneri, madonne, oppure negli abbracci, o nelle piccole case: rifugi per viandanti sperduti in bilico sulla cima di montagne impervie.

Florencia Martinez - RicucireIlMondo

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La Triennale di Milano presenta Materialmente, una serie di piccole mostre, 5 appuntamenti, ideati da Angelo Crespi, che presentano il lavoro di giovani artisti/scultori capaci di rileggere in chiave moderna i materiali della tradizione.

Ricucire il mondo è il quinto appuntamento della serie che presenta il lavoro dell’artista Florencia Martinez.

Per raccontarsi, Florencia Martinez ha scelto da sempre la stoffa. Juta, feltro, tessuti d’alta moda e scampoli di abiti da sposa strappati, imbottiti, ripensati e poi ricuciti in grappoli di semi, oppure in lunghi serpenti turgidi, raggomitolati come se fossero pronti a scattare. I suoi sono lavori che comunicano la gioia di maneggiare il materiale, di farlo proprio, di trasformarlo per ricostruirvi il mondo. Un procedere lento, antico, femminile e tuttavia assertivo, quasi violento nei punti lunghi inferti dall’ago, ricurvo come un artiglio, nelle vistose suture di filo coriaceo. Un lavoro al tempo stesso meditativo e catartico nel quale fame d’amore, affetti, maternità, lotte, sconfitte e conquiste trovano voce nella gioia cromatica tipica della sua terra – l’Argentina – in figure di guerrieri, angeli, veneri, madonne, oppure negli abbracci, o nelle piccole case: rifugi per viandanti sperduti in bilico sulla cima di montagne impervie.

Florencia Martinez - RicucireIlMondo

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