Il MUDEC presenta un grande maestro americano e una delle figure più importanti nell’arte del ventesimo secolo: Roy Lichtenstein approda al Museo delle Culture di Milano con la mostra Roy Lichtenstein. Multiple Visions, fino all’8 settembre 2019.
La sua arte sofisticata, riconoscibile al primo sguardo e apparentemente facile da comprendere, ha affascinato fin dai primi anni eroici della pop art generazioni di creativi, dalla pittura alla pubblicità, dalla fotografia al design e alla moda e il potere seduttivo che essa esercita sulla cultura visiva contemporanea è ancora molto forte.
In mostra circa 100 opere tra prints anche di grande formato, sculture, arazzi, un’ampia selezione di editions provenienti da prestigiosi musei, istituzioni e collezioni private europee e americane (la Roy Lichtenstein Foundation, la National Gallery of Art di Washington, il Walker Art Center di Minneapolis, la Fondation Carmignac e Ryobi Foundation, Gemini G.E.L. Collection), oltre a video e fotografie.
La mostra curata da Gianni Mercurio e promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, per l’ideazione di MADEINART, evidenzia, attraverso una panoramica sui temi e i generi dell’arte di Roy Lichtenstein, come gli elementi di diverse culture confluiscano nel suo lavoro di decostruzione e ricostruzione dell’immagine, e quindi elaborate in chiave pop con il suo linguaggio personalissimo: dalla storia della nascita degli Stati Uniti all’epopea del Far West, dai vernacoli e le espressioni artistiche etnografiche degli indiani d’America alla cultura pop esplosa in seguito all’espansione dell’economia mondiale del secondo dopoguerra, dalla cultura artistica europea delle avanguardie allo spirito contemplativo dei paesaggi orientali.
La mostra è organizzata in un percorso tematicoe includeo le sezioni Storia e Vernacoli, Oggetti, Interiors, Axction Comics, La figura femminile, Paesaggi, Astrazione e Maestri del Novecento.
Roy Lichtenstein - Brushstroke nude, 1992/2005
Milano, al MUDEC dal 21 novembre c’è “The Art of Banksy – A Visual Protest.” Promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, la mostra, ideata da Madeinart e curata da Gianni Mercurio, si articola attraverso sezioni, che cercano di sviluppare una riflessione sulla collocazione dello street artist inglese nel contesto odierno dell’arte.
Sono presenti circa 80 lavori tra dipinti, sculture e stampe di Banksy, oltre a copertine di dischi da lui disegnate, e ancora memorabilia, oggetti, fotografie e video: un approccio forse insolitamente accademico visto il genere di artista, ma perfettamente in linea con l’approccio del MUDEC, che con questa esposizione – la prima monografica su Banksy mai ospitata da un museo pubblico italiano – porta al grande pubblico un arte che per i musei non è stata creata, ma che è di notevole rilevanza per il suo rapporto con la cultura contemporanea.
Banksy - Toxic Mary, 2003
Milano, al MUDEC dal 21 novembre c’è “The Art of Banksy – A Visual Protest.” Promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, la mostra, ideata da Madeinart e curata da Gianni Mercurio, si articola attraverso sezioni, che cercano di sviluppare una riflessione sulla collocazione dello street artist inglese nel contesto odierno dell’arte.
Sono presenti circa 80 lavori tra dipinti, sculture e stampe di Banksy, oltre a copertine di dischi da lui disegnate, e ancora memorabilia, oggetti, fotografie e video: un approccio forse insolitamente accademico visto il genere di artista, ma perfettamente in linea con l’approccio del MUDEC, che con questa esposizione – la prima monografica su Banksy mai ospitata da un museo pubblico italiano – porta al grande pubblico un arte che per i musei non è stata creata, ma che è di notevole rilevanza per il suo rapporto con la cultura contemporanea.
Banksy - Choose tour weapon, 2005
Milano, al MUDEC dal 21 novembre c’è “The Art of Banksy – A Visual Protest.” Promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, la mostra, ideata da Madeinart e curata da Gianni Mercurio, si articola attraverso sezioni, che cercano di sviluppare una riflessione sulla collocazione dello street artist inglese nel contesto odierno dell’arte.
Sono presenti circa 80 lavori tra dipinti, sculture e stampe di Banksy, oltre a copertine di dischi da lui disegnate, e ancora memorabilia, oggetti, fotografie e video: un approccio forse insolitamente accademico visto il genere di artista, ma perfettamente in linea con l’approccio del MUDEC, che con questa esposizione – la prima monografica su Banksy mai ospitata da un museo pubblico italiano – porta al grande pubblico un arte che per i musei non è stata creata, ma che è di notevole rilevanza per il suo rapporto con la cultura contemporanea.
Banksy - Sale Ends Today, 2007
Il MUDEC – Museo delle Culture di Milano propone un’esperienza artistica unica “Modigliani Art Experience”
Un affascinante racconto, ricostruito attraverso immagini, suoni, musiche, evocazioni e suggestioni, che ricompone davanti agli occhi del visitatore l’universo di Amedeo Modigliani pittore e scultore, e gli permette di proiettarsi nel contesto parigino di cui Modì – l’artista maledetto per eccellenza – fu assoluto protagonista.
Prodotta da 24 ORE Cultura e promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata da Francesco Poli si propone come un vero e proprio excursus multisensoriale, arricchito da opere di confronto.
Una rappresentazione multimediale che avvolgerà il visitatore in una vera e propria “experience room” introducendolo nel mondo bohémien dell’artista, evocando la sua arte, l’influenza del primitivismo e in particolare della scultura africana, egizia e cicladica.
Il visitatore può quindi vivere un’esperienza immersiva a 360°, dalle pareti al pavimento le immagini delle opere diventano un unico flusso di sogno, di forme smaterializzate in motivi evocativi dell’arte di Modigliani, dagli esordi alle ultime opere.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 4 novembre 2018.
Amedeo Modigliani - Jearne Hebuterne con cappello
Il MUDEC – Museo delle Culture di Milano propone un’esperienza artistica unica “Modigliani Art Experience”
Un affascinante racconto, ricostruito attraverso immagini, suoni, musiche, evocazioni e suggestioni, che ricompone davanti agli occhi del visitatore l’universo di Amedeo Modigliani pittore e scultore, e gli permette di proiettarsi nel contesto parigino di cui Modì – l’artista maledetto per eccellenza – fu assoluto protagonista.
Prodotta da 24 ORE Cultura e promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata da Francesco Poli si propone come un vero e proprio excursus multisensoriale, arricchito da opere di confronto.
Una rappresentazione multimediale che avvolgerà il visitatore in una vera e propria “experience room” introducendolo nel mondo bohémien dell’artista, evocando la sua arte, l’influenza del primitivismo e in particolare della scultura africana, egizia e cicladica.
Il visitatore può quindi vivere un’esperienza immersiva a 360°, dalle pareti al pavimento le immagini delle opere diventano un unico flusso di sogno, di forme smaterializzate in motivi evocativi dell’arte di Modigliani, dagli esordi alle ultime opere.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 4 novembre 2018.
Il MUDEC – Museo delle Culture di Milano propone un’esperienza artistica unica “Modigliani Art Experience”
Un affascinante racconto, ricostruito attraverso immagini, suoni, musiche, evocazioni e suggestioni, che ricompone davanti agli occhi del visitatore l’universo di Amedeo Modigliani pittore e scultore, e gli permette di proiettarsi nel contesto parigino di cui Modì – l’artista maledetto per eccellenza – fu assoluto protagonista.
Prodotta da 24 ORE Cultura e promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata da Francesco Poli si propone come un vero e proprio excursus multisensoriale, arricchito da opere di confronto.
Una rappresentazione multimediale che avvolgerà il visitatore in una vera e propria “experience room” introducendolo nel mondo bohémien dell’artista, evocando la sua arte, l’influenza del primitivismo e in particolare della scultura africana, egizia e cicladica.
Il visitatore può quindi vivere un’esperienza immersiva a 360°, dalle pareti al pavimento le immagini delle opere diventano un unico flusso di sogno, di forme smaterializzate in motivi evocativi dell’arte di Modigliani, dagli esordi alle ultime opere.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 4 novembre 2018.
Amedeo Modigliani - Nu couche sur le cote gauche